Per scrivere ci vuole

un gran bel coraggio



Salve! Mi chiamo Valentina C. e sono una giovane ragazza di 20 anni con una grande passione per le parole, per quelle scritte e per quelle lette. Le invio qualcuna delle mie poesie, nella speranza di ottenere consigli da chi ne sa sicuramente più di me. La prego di darmi un parere. Grazie già da ora.


EMOZIONI DI CARTA (scrivere è...)

Perchè scrivere è un pò piangere...
Mi serve per sfogarmi, per portare fuori da me
le cose importantii della vita.
Belle o brutte che siano.
Perchè scrivere è un pò morire...
Mi serve per perdere qualcosa trattenendolo sulla carta,
perchè niente va cancellato,
ogni cosa mi è stata utile e lo è tuttora.
Perchè scrivere è un pò amare...
E' una passione che nasce tutt'un tratto
e cresce, cresce,
ogni giorno diventa più importante per la mia vita,
mi serve.
Perchè scrivere è un pò scappare...
Fuggire dai problemi della vita
rifugiandosi in un luogo isolato,
protetto,
e perfettamente unico che solo io conosco
e che è la parte più intima di me.
Perchè scrivere è un pò spogliarsi...
Togliendo tutte le paure e fissandole in un pensiero,
una frase,
che per molti può significare niente,
ma che per me vuol dire molto...
Perchè scrivere è un pò vivere...



Ciao Valentina,
innanzitutto per scrivere ci vuole un gran bel coraggio... ma è lo scrivere che ci permette d'indagare nella parte più profonda di noi stessi.
Cosa importa se quello che si scrive è bello o brutto, per questo non lasciamoci influenzare dagli altri.

Da sempre si tende a "copiare" qualcuno: i modelli di scrittura, di musica, di pittura, e così via... mai nessuno a pensato di esaltare la individualità della persona: ognuno di noi è un'opera d'arte unica e irripetibile... per questo non dobbiamo assomigliare a nessuno se non a noi stessi!

La poesia è come i minuti che compongono le ore di una giornata: nessuno è uguale a  un altro... questo è quello che conta.
Per cui scrivi senza crearti troppe preoccupazioni.

La imperfezioni si aggiustano strada facendo, l'importante è che non perdi la tua spontaneità... che è essenziale.
A proposito di imperfezione, l'unica che ho trovato, a parte gli accenti errati e qualche refuso è "pò". Essendo l'abbreviativo di poco, va apostrofato e non accentato «po'».

a presto
vera ambra

Torma alla home

veraambra@akkuaria.com