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OPERA LIRICA

Festival lirico Arena di Verona 2016

 

Il festival non prevede nuovi allestimenti, come era stato annunciato. In fondo non possiamo biasimare la fondazione per questo, in un momento in cui la cultura viene calpestata insieme alla scuola. Anzi va lodata la scelta di regie ormai comprovate come quelle di Traviata e Aida, non riproponendo allestimenti osceni come quello di Violetta che muore di Aids o quella versione futuristica di Aida di qualche anno fa.

Ritroviamo quindi La Traviata con l’efficace regia di Hugo de Ana.

L’azione si svolge all’interno di cornici che idealmente racchiudono tutte le ipocrisie e falsità di un’epoca pizzi e merletti, ma che in fondo vogliono proiettare un decadimento della società attuale. Dentro queste cornici troviamo un ottuso Alfredo, che nel secondo atto indovina le palline con la racchetta e le rimbalza fuori dalla scena, ma proprio dentro quella cornice non si accorge di quello che sta accadendo. Non si chiede da dove proviene quella vita così spensierata. Da lì dentro non vede che quella felicità proviene dalla vendita degli averi di Violetta. Leggi tutto

Premio Internazionale

Ranieri Filo della Torre

Ranieri Filo della TorreRanieri Filo della Torrenasce a Roma nel 1951, figlio del conte Vittorio Filo della Torre di Santa Susanna e di Lavinia dei Conti Paolizzo. All’età di appena sessant’anni, nel 2011, muore stroncato da una leucemia. Fino all’ultimo giorno aveva continuato la sua attività lavorativa, senza alcuna apparente sofferenza. Il suo lavoro non era dei più semplici. Dal 1999, espressione della Confagricoltura, era direttore generale di Unaprol – Consorzio Olivicolo Italiano. Un impegno che lo portava ogni giorno a confrontarsi, con passione e competenza internazionale, con i problemi e le speranze di tanti produttori olivicoli aderenti all’organizzazione di cui era dirigente. In precedenza aveva ricoperto la carica di vice direttore Unaproa (Unione Nazionale tra le Organizzazioni di Produttori Agrumari e di Frutta in Guscio).
Ranieri Filo della Torre era laureato in Scienze Agrarie ed era membro dell’Accademia nazionale dell’olivo e dell’olio. Collaborava in qualità di giornalista specializzato con numerose riviste di settore, tra cui “L’Informatore Agrario”, “Olivo & Olio”, “Terra & Vita”. Era stato anche coautore di diverse pubblicazioni sulle tematiche olivicole. Era amante di tutte le espressioni artistiche, dalla musica, alla pittura, al teatro. Sposato con Marida Iacona, ceramista e pittrice, aveva due figlioli, Roberto e Carmen.
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RECENSIONI

Enrico Toti 6 agosto 1916 – 6 agosto 2016

Un’altra data da ricordare e onorare: Enrico Toti,un uomo-soldato d’altri tempi. “Uomo nel vero senso della parola, ma prima di ricordarlo come “Eroe-Soldato” voglio citare le capacità fisico-intellettive eccezionali con cui affrontò e risolse la disgrazia che malauguratamente in un incidente sul lavoro gli fece perdere una gamba, che gli fu amputata fin sotto il bacino.
Se consideriamo le difficoltà che oggigiorno sono costretti a subire i disabili, e di storie sul loro conto ne ho affrontate parecchie, figuriamoci un secolo fa quando si andava sul pesante su chi, per nascita o per disgrazia, subiva una disgrazia di tal natura. Leggi tutto

Akkuaria al Gold Elephant World Festival

Presso la Sala Etna del Centro Fieristico Le Ciminiere si è svolta la premiazione del concorso “Booktrailer d’Autore” ideato in occasione del Premio Internazionale “Europa, la Strada della Scrittura”, un progetto di incontro e confronto tra gli autori di Akkuaria, registi e creativi esordienti, facendo appello alle enormi potenzialità e all’alto valore del cinema, prestato a favore della promozione letteraria.
L’idea di promuovere pubblicazioni editoriali, penne, autori, pensieri scritti, sogni tracciati su carta e incamerati in un obiettivo, all’interno della grande Kermesse come quella diretta da Cateno Piazza, ha riscosso il più ampio consenso di pubblico.
L’originale iniziativa, inserita come appuntamento ufficiale durante lo svolgimento dell’annuale long week dedicata al Cinema, già dalla scorsa edizione ha visto la partecipazione di mini opere dove si evince la voglia di metter in evidenza intenzioni e concetti strettamente legati a canoni artistici e drammaturgici nonché correlati al modo contemporaneo di fare Cinema mediante la comunicazione per immagini che attraversa trasversalmente l’espressione intrinseca della scrittura così come quella manifesta della proiezione fisica di un progetto concettuale.
Le opere finaliste in concorso sono:
“In Concorso”
FINALMENTE di Stefano Iachetti – Autori vari dell’Akkuaria Edizioni
SOL SOL SOL MI di Melos Brothers – Autore Vera Ambra
LA REGINA DELL’ARCOBALENO di Melos Brothers – Autore Alessandro Scardaci
CANTI DALL’ESILIO di Melos Brothers – Autore Antonio Ragone
TANGUE – LA LINGUA DEL TANGO di Fino La Leggia – Autore Marta Lìmoli

E se quel soldato avesse la mia voce? O il mio singhiozzo? (a proposito del libro di Vera Ambra)
Su Wikipedia è facile trovare il nesso tra l’ultima fatica letteraria di Vera Ambra e l’intento sociologico della scrittrice.
Basta leggere alla voce romanzo storico:
Il romanzo storico è un’opera narrativa ambientata in un’epoca passata, della quale ricostruisce le atmosfere, gli usi, i costumi, la mentalità e la vita in generale, così da farli rivivere al lettore. Secondo l’Enciclopedia Britannica, un romanzo si definisce storico quando “è ambientato in un’epoca storica e intende trasmetterne lo spirito, i comportamenti e le condizioni sociali attraverso dettagli realistici e con un’aderenza (in molti casi solo apparente) ai fatti documentati. Può contenere personaggi realmente esistiti, oppure una mescolanza di personaggi storici e di invenzione“.
Questa lunga citazione enciclopedica ci introduce nei meandri affascinanti e coinvolgenti della ricostruzione storica attraverso la letteratura di fantasia.
Potrebbe sembrare un percorso quasi contraddittorio: non si tratta forse di un vero e proprio Ossimoro letterario? Leggi tutto

Stasera sull’Hermada nessun colpo
 

Giuseppe Carruba Toscano nacque a Sutera (Caltanissetta) il 9 febbraio 1878.
Nel 1917 fu inviato sul fronte di guerra nel basso Isonzo, la zona del Vallone, dove erano state già combattute numerose battaglie; questa è la zona dove egli iniziò a scrivere il suo diario.
Aveva studiato veterinaria e quindi gli affidarono la cura degli animali che portavano in prima linea viveri ed armi. Il nemico era anche interessato a disarticolare i rifornimenti e lo scoppio di bombe o le visite degli aeroplani erano frequenti. Ma l’incarico gli permetteva di incontrare le truppe che andavano o tornavano dal fronte e farsi raccontare tutto. Leggi tutto

La foresta oscura – Giuseppe Pisasale Primo capitolo di una trilogia sul manoscritto di Macubia
 

Questo romanzo, a dispetto del genere che tratta, fa della semplicità la sua arma migliore. La semplicità nella scelta dei personaggi, tutti rigorosamente privi di nome e riconoscibili solo attraverso un appellativo, ma anche attraverso moltissimi particolari. Il tutto, unito a una scrittura fluida e piena di colpi di scena, rende la lettura più che interessante.
Andando con ordine, la prima cosa che balza all’occhio è appunto la mancanza di nomi propri: la regina è semplicemente Regina, l’elfo è l’Elfo e così via. Questo è un grosso punto a favore per il lettore, che registrerà i personaggi e i loro movimenti molto più facilmente. Avrebbe potuto essere un’arma a doppio taglio nella parte iniziale, molti nani ed elfi partono insieme, ma la bravura di Giuseppe Pisasale fa capire senza bisogno di spiegazioni a chi in particolare si riferisce.
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